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al testo proposto da Rosanna Varoli
Il giorno dei morti
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Il giorno dei morti
Ora la vita è silenziosa e dura nei rari squarci al sole d’Appennino: si fa aria ferma, stupore di neve, grigia pazienza di macigno scosso nel greto addormentato della Parma. Poi, di buon passo, squarciando le foglie, nel cuore che si allaga di dolcezza accorgersi, con estasi e sgomento, che tutto torna, tutto sempre torna: vita da vita, furore barocco, si torce come fiamma e si dissolve a un cielo quieto e limpido di stelle, è l’ombra tua possente che ritorna nell’amore che mi piega ai bambini, e allegri in girotondo li rapisce.
Autunno 2003
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